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Funzionamento del telegrafo elettrico |
Anche i modi di comunicare cambiarono nell'Ottocento grazie all'energia, ma questa volta non sono il carbone o il vapore ad essere protagonisti: è l'
energia elettrica! Infatti, la corrispondenza era sempre stata cartacea, attraverso le poste, ma con lo sviluppo delle ferrovie, dei treni e di tante altre macchine si sentiva l'esigenza di scoprire qualcosa di nuovo e di più veloce anche nel campo della comunicazione: così nacque il
telegrafo elettrico per la "trasmissione di energia". Il vero successo di questo strumento si ha verso gli anni '40 del 1800, quando
Samuel Morse inventa il telegrafo elettrico alimentato da un solo filo di corrente e il Codice Morse che codificava le lettere dell'alfabeto in impulsi di diversa durata. Bisogna però affermare che nonostante furono ottimizzati i metodi di comunicazione ed anche allungate le tratte di trasmissione, nei nodi delle reti di trasmissione la maggior parte del lavoro veniva fatto a mano: i messaggi prima venivano letti e poi trasmessi da un'altra persona attraverso il telegrafo. Questo perché non era ancora stata scoperta la dinamo, perciò si sfruttavano le batterie per la produzione di corrente elettrica continua. Un' importante scoperta venne fatta nel 1891 da Nikola Tesla, che brevettò un sistema in grado di "trasmettere energia senza fili" (come disse lui stesso) e che sarà poi alla base di tutti i sistemi radio successivi. In realtà sarà
Guglielmo Marconi a produrre grandi innovazioni nel campo della telegrafia senza fili ed a brevettare un sistema ancora più efficiente.
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Telegrafo Morse |
Per saperne di più:
pantelegrafo.
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